martedì 27 gennaio 2015

Uno strano fenomeno atmosferico

Sabato scorso, nel pomeriggio, verso le 17 ho assistito a uno strano fenomeno atmosferico . C'era il sole, un' enorme e strana  palla rossa, ancora alto ma in fase di tramonto, che  illuminava l'aria tersa e il buio che si era creato intorno, con i suoi raggi che filtravano tra le nubi,  diffondendo  una luce particolare.  A meno di un km di distanza si vedeva, invece, un cielo completamente buio  (non ho potuto fotografare  perché ero a lavoro) ...Dopo qualche ora le persone che provenivano da quella zona   riferivano che c'era stata una bufera di grandine così repentina,  intensa e copiosa da richiedere il soccorso stradale per liberare le strade . Queste foto le ha fatte mia figlia il giorno dopo verso mezzogiorno, mentre in macchina  tornava   a casa da Roma.


Nonostante la domenica e il lunedì  siano  state   splendide  giornate  di sole, il lunedì pomeriggio io ho fotografato le foto che seguono... 
le culture dei campi vicini  erano distrutte
 Ma al di là della strada, a meno di un km i campi di grano erano di un bel verde primavera.....
Un antico proverbio contadino dice  che la grandine non porta carestia perché come diceva mia suocera: pone i confini, nel senso che i danni che arreca alle colture possono essere anche gravi ma quasi sempre limitati a zone ristrette!   
 
 

venerdì 23 gennaio 2015

E' arrivata la mia befana!!!

 
Mi sono sposata nel giugno del 1976 : io  avevo 23 anni e mio marito 30. Da noi c'è l'usanza ( ora è cambiata molto ) che lo sposo provveda alla casa e la sposa alla mobilia e al corredo. Il pranzo di nozze (con circa 300 invitati e più) si fece in  casa  (sono stata una delle ultime, ora non lo fa più nessuno) e ci  furono diversi giorni di festa tra prima e dopo il matrimonio. Mio marito, allora fidanzato, aveva costruito la casa e mi disse che ai mobili ci dovevo pensare io e che lui se ne lavava le mani come Pilato  (perfetta  complicità!). Io avevo solo una grande confusione in testa e alcune immagini su alcune riviste   Mio padre (amante delle macchine vecchie ) con una topolino mi accompagnò a Sora (FR) dove si recavano in quei tempi ad  acquistare il mobilio  tutte le spose di queste parti .  A Sora trovai  mobilifici enormi,  uno a fianco all'altro e la mia confusione e la mia indecisione aumentavano e si ingigantivano sempre di più. Poche ore prima della chiusura serale vidi il volto di papà demoralizzato, dispiaciuto........arrabbiato. Allora volli accontentarlo e in uno dei tanti mobilifici  scelsi i mobili per arredare la sala da pranzo, i divani e un armadio quatto stagioni ( per riporre il corredo che avevo in grande quantità, da quello mio, a quello delle nonne e della mamma ) Il mobilificio prolungò anche un po' l'orario di chiusura. Io ero sempre più confusa e tornata a casa,  dopo una notte insonne, la mattina successiva mi recai a un posto telefonico pubblico (non c'era neanche il telefono per tutti)  e telefonai al negozio per disdire l'ordine. Il proprietario fu anche molto gentile (almeno così sembrò al telefono) e mi consigliò di prendere i divani e l'armadio per non perdere l'anticipo che avevamo dato, e così feci .
Il giorno del matrimonio tutti gli invitati piccoli e grandi visitavano la casa ma  non c'erano mobili solo un bellissimo letto (la rete e il materasso) con un lenzuolo di lino ricamato a mano con al bordo  una fila di rose ognuna ricamata con un punto diverso, un copriletto turchese confezionato da un tappezziere e una pianta verde (philodendron pertusum) che mi era stata regalata da una mia amica inglese che mi aveva accompagnato" nell'avventura" e che ogni sera prima di coricarci mettevamo fuori  sul pianerottolo.
Ogni rosa avrebbe meritato un primo piano...ma erano troppe  perché sono davvero piccoli gioielli fatti  con ago e pazienza  da parte di  Ida , una mia parente ....E sì,  perché quando si preparava uno sposalizio, chi tra i parenti  sapeva ricamare  aiutava nel preparare il corredo ..In genere i lini per il corredo alle  bambine   si regalavano già  in occasione della loro  Prima Comunione. 
 
  Avrei potuto portare nella casa nuova  almeno la testiera e la pediera del letto di mia nonna dove avevo sempre dormito e il comò!!!..........Non ci avevo pensato....... Ma era  questo il genere di mobili che  forse cercavo! Optai, dopo  lungo pensare, per organizzare una parete colorata per accostare le reti con il materasso, che poi ho continuato a ripetere nella mia casa nella stanza degli ospiti.
 
Mia sorella, andata sposa qualche anno dopo, sempre nei mobilifici di Sora comperò invece tutto l'arredamento, compreso  anche l'ingresso!! ...Che differenza!! ...Ma lei è più decisa e serena di me!       

Tutto questo per dire che tra quelle immagini delle riviste dalle quali mi ispiravo per arredare   c'era già  anche la  lampada delle foto iniziali, ma allora  non sapevo né dove  né come trovarla ....e quest'anno i figli me l'hanno fatta portare dalla "befana" 
Intanto trascorrono gli ultimi giorni di gennaio: giorni più freddi e giorni meno, più uggiosi e meno .....ma le giornate  sono già più lunghe e a volte si creano con il sole un po'  nascosto dei momenti di limpidità spettacolari e dopo la pioggia gli arcobaleni.  Quando li vedo vorrei correre in mezzo ai campi per rimirarli senza ostacoli come facevo da bambina.....e che speravo sempre di prendere con le mani...... ma poi..........
Intanto seduta vicino al camino, nel tempo libero, sto imparando ad usare il ferro circolare:  un po' mi manca, come pure mi manca  il saper lavorare con i quattro ferri. Ahimè le  mie  nonne me lo volevano  insegnare, perché loro li usavano per fare la calza perché qui in campagna si usavano molto  con gli stivali... ma io ho voluto solo imparare con i ferri lineari perché io volevo fare le maglie e non le calze...
Complicandomi la vita con questi ferri circolari ...mi ritorna alla mente il bellissimo golfino rosa con il collettino che mia zia mi sferruzzò per il  corredino di mia figlia: era abbottonato dietro e sul davanti aveva tre coniglietti bianchi che si rincorrevano lavorati a punto jacquard . Quando le chiesi con che numero di ferri l'aveva lavorato ...mi rispose ...uno era N°2 e l'altro era N°2 1/2....ma era davvero lo stesso  bellissimo......

lunedì 19 gennaio 2015

La copertina a punto waves

L'idea per realizzare questa copertina l'ho presa Qui (Lanas de Ana). La creatrice confeziona sia con l'uncinetto che con i ferri dei lavori bellissimi  che a me piacciono proprio tanto. Le sue  coloratissime copertine( blankets) sono un patchwork di punti, tutti belli.  In particolare mi è piaciuto il punto waves, un susseguirsi di quattro maglie alte e quattro maglie basse che creano un piacevole  effetto onde. Questo punto  mi è piaciuto così tanto che l'ho ripetuto anche come  punto di rifinitura per il bordo tutto intorno .

 Questa l'ho lavorata con l'uncinetto N°4 e un filato della Drops 100% pura lana merino,  in tutto 5 gomitoli di 50gr per una misura 70x70. Mentre la lavoravo sembrava che avesse una consistenza alquanto pesante ...poi  terminata e rifinita è risultata invece molto morbida, maneggevole e per niente pesante.
e già mi sono procurata altro filato appena  un po' più leggero per realizzarne altre.
Questa copertina me l'ha chiesta mia figlia  per regalarla alla sua carissima amica Noemi. Quando i figli chiedono è sempre un piacere perché spesso i loro amici li conosco anche io.  Noemi  da poco è diventata mamma del piccolo Lorenzo. A Noemi, Alessandro e Lorenzo un mondo di auguri!!!

venerdì 9 gennaio 2015

Ecco un altro finalmente!!!

 Avevo pensato di sferruzzare questo gilet per mio marito già nel lontano 1977, avendolo notato  su una rivista Rakam dalla quale stavo prendendo degli  spunti per il corredino di mio figlio Marco. L'ho iniziato, comunque,  diversi...tanti anni dopo, ma molto tempo  fa, con un filato 100% lana shetland, una lana secca sottile che ho lavorato mettendola doppia con i ferri N° 4, una rimanenza  acquistata ancora alcuni anni prima in negozio di Terracina che ora neanche c'è più.  Mi piaceva molto il suo  colore! (Mio marito l'ho decapitato!!!...)Questo è un altro finalmente!!!
Nel completarlo, per pochissimi ferri la lana non mi è stata sufficiente, e allora ho dovuto rimediare utilizzando un altro filato. Avrei potuto farlo più o meno in tinta ma poi ho deciso di spezzare con questo colore arancio.
così che alcuni ferri del giro manica e tutti quelli del collo sono di questo colore
Per il colore arancio mi sono ispirata a questi mandarini,  i veri mandarini, quelli che con il loro profumo esapore particolare  ricordano le caramelle a spicchio e che difficilmente ora si trovano sui banchi dei supermercati.  Li avevamo raccolti alcuni giorni prima dell'ondata di freddo e di vento gelido di tramontana che ha caratterizzato in particolare l' ultimo giorno del 2014 e il primo del 2015. In quei giorni di freddo intenso ero a Roma approfittando dell'invito di mio figlio che mi ha  dedicato un po' del suo tempo libero facendomi visitare le più belle piazze di Roma in quei giorni di festa e i presepi delle  quattro Basiliche papali: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura,  nonché gli  spettacolari fuochi d'artificio che a mezzanotte hanno rischiarato i cieli di Roma salutando il vecchio e il nuovo anno
 
 Tornata  a casa in campagna, ho trovato l'orto completamente distrutto dalla strina  ( così  chiamiamo comunemente questi venti gelidi di tramontana )  che ha spazzato ogni cosa e bruciato tutto ciò che era inadatto a resistere alle sue temperature.   
Erano diversi anni che  ciò non succedeva. Comunque, al dispiacere delle verdure dell'orto  completamente seccate  si contrappone il piacere che, come dicono gli anziani, essa   sarà di giovamento per tante altre culture come ad esempio per gli uliveti...
Ritornando al gilet di mio marito la descrizione è questa(patchwork di punti )
Quel  Rakam pubblicava, oltre ad una infinità di bellissimi lavori,  anche questo corredino che mi faceva sognare perché ero in dolce attesa del mio primo figlio Marco.

domenica 4 gennaio 2015

Tempo di Presepe Vivente

 
Era magica l'atmosfera che si viveva l'altra sera a La Fiora, una piccola frazione di poche centinaia di abitanti ai piedi delle colline, propaggini dei monti Ausoni e sperduta nella  campagna pontina,  dove lungo le stradine si svolgeva la rappresentazione del presepe vivente
C'era Maria seduta su un asinello e Giuseppe  che chiedevano alloggio ma gli alberghi erano tutti al completo per il censimento indetto dall'imperatore Augusto per contare gli abitanti dell'impero giunto al massimo della sua espansione e per  l'evento della stella cometa...  e non c'era posto per un semplice falegname e sua moglie incinta.........In quelle condizioni poi!
 C'erano i pastori piccoli e grandi a guardia del loro gregge.
Poi... dopo lungo peregrinare tra l'indifferenza.... la stella cometa si  posa sulla capanna ...
 dove c'era  una luce particolare e  dove tutti accorrevano  per cantare Gloria ....Gloria !!!...
E i bambini  recitavano la poesia a Gesù Bambino,
mentre il bue e l'asinello assistevano attenti, scaldavano con il loro fiato e mangiavano fieno dalla mangiatoia
La stella cometa  ha guidato anche i Re Magi fino alla capanna.....per adorare il Re dei Re!
Intanto per le stradine continuava la vita di sempre ....e ognuno piano piano tornava  al proprio mestiere
e le donne dell'osterie offrivano pasti caldi, vino, pane fritto, ciambelline al vino.....
e caldarroste ... per il benvenuto a tutti... 
E con  i zampognari, gli adulti  e i bambini  con  organetti e fisarmonica  facevano festa ....
Tutti facevamo  festa!!!