giovedì 26 febbraio 2015

Il gilet di Elio

Ho sferruzzato questo gilet per Elio, nato pochi giorni fa, pensando alla sua mamma Francesca, una carissima amica di mia figlia, compagna di liceo e che vive a Numana (AN) con il suo compagno e il su primo bambino Piero in un  bellissimo casale sulle colline marchigiane. L'ultima volta che l'ho vista con il pancione, ricordo, si discuteva per la sua scelta e  insistenza a voler partorire con il parto naturale, poiché per Piero  aveva  dovuto fare il cesareo e in molti ospedali il protocollo medico  prevede di ripeterlo anche per i parti successivi. Anzi le sarebbe piaciuto  addirittura partorire a casa. Nel  suo primo desiderio è stata accontentata, nel secondo purtroppo no ed ha partorito in  ospedale a Rimini. Auguri carissimi !!!
Il modello di questo gilet, eseguito a coste perlate, l'ho preso da Qui , il particolare blog di Sofia la liutaia, che ho conosciuto in un incontro di maglia organizzato dalla  Maglia di Marica a Roma. Difficilmente si dimentica una persona come Sofia!
Mi sono attenuta molto alle sue indicazioni: ferri 3 1/2 e pura lana Mistral;  però mentre eseguivo il primo pezzo (il dietro), forse per la lavorazione a coste, mi sembrava di stare a sferruzzare un gilet per un bambolotto, tanto sembrava piccolo! Così, ricordandomi le usanze della nonna, al secondo pezzo (il davanti), facendo un po' di conti,  ho avviato 4 maglie in più delle 55 previste. Ricordo che mia nonna lo faceva sempre. 
Ho impiegato più tempo a pensare come fare per eseguire  i bordi a coste 2/2 unito, ovvero tutto il bordo del  collo e tutto il bordo della manica,  che non a sferruzzarlo.., poiché l'ho voluto fare, per comodità, con entrambe le spalle aperte. Alla fine ho concluso che non c'era soluzione:  ho cucito i due lati del gilet e ho eseguito il bordo di ogni pezzo separato e poi ho cucito dove c'era da cucire . Mi è sembrato  un po' come il problema di quel  contadino che doveva trasportare  sulla riva opposta di un fiume  una capra, un lupo e un cavolo e però sulla sua piccola barca poteva portare una cosa alla volta. Se avesse portato il cavolo, il lupo avrebbe mangiato la capra;  se avesse portato il lupo, la capra avrebbe mangiato il cavolo....Allora, come si sa, dapprima portò  la capra, lasciando lupo e cavolo. Tornò quindi indietro, caricò il lupo, lo depose sull'altra sponda e riportò indietro la capra . A questo punto lasciò la capra,  caricò il cavolo  e lo portò sull'altra riva dove era rimasto il lupo.  Da ultimo  tornò indietro a riprendere la capra ...e così  li ebbe tutti e tre sull'altra riva.....
 
Per tutti e per  tutto c'è tanta voglia di risveglio...di primavera !!!
Nell'aiuola, le violette del pensiero, un po' addormentate durante l'inverno, ora più rigogliose, illuminate dal sole.
 Il prato si riempie di margheritine, quasi a creare un piacevole disordine ...e poi sono le mie preferite, per questo le ho volute, esclusive, nel mio bouquet  da sposa!!!
Anche in casa nella mia cucina un po' di tenero verde di erbe aromatiche , basilico e menta . Sorprendente come un raggio di sole cambi il colore dei due vasi che sono perfettamente dello stesso colore!
Non li avrei mai notati lungo i fossi  i salici in fiore, se non me li avesse fatti notare una mia carissima amica tedesca alla quale tanto  ricordavano la sua l'infanzia
Un rametto l'ho reciso per il vasetto sulla credenza.
Anche le galline, le oche e le faraone risentono del risveglio della natura  e incominciano a rideporre le uova.
Mafalda che discute con la mamma in un biglietto di auguri di un lontano Natale da parte di mia figlia ...alla mamma, ...per me.!!!
Auguro ad Elio e alla sua bellissima famiglia un mondo colorato ...con una infinità di belle cose !!!
 

lunedì 16 febbraio 2015

Lo scaldacollo colorato di "Con un filo"

Con i preziosi e chiari consigli di Con un filo  e.... l'amore di mamma, ho eseguito lo scaldacollo che tanto piaceva a mia figlia già dall'anno scorso, quando era stato postato nel particolare blog che ho sottolineato
Non è proprio così facile, facile  abbinare i colori e in questi giorni  oltre ad avere a soqquadro sia le  scorte di lana  che quelle degli avanzi ....(forse qui   ho  sbagliato perché avrei dovuto stabilire e decidere sin  dall'inizio del lavoro i colori da usare) mi succedeva che facevo alcuni ferri e poi li dovevo disfare e tornare indietro perché il colore non mi piaceva.....così...  ho pensato a Penelope che di giorno tesseva e di notte disfaceva  aspettando il suo Ulisse. Dall'Odissea  di Omero sono passata  alla  Divina Commedia di Dante   e precisamente al XXVI canto.... al  discorso che Ulisse fece ai suoi compagni di avventura  " Considerate la vostra semenza, fatti non foste per vivere come bruti ma per seguire virtute e conoscenza." Questa frase, mi piaceva, l'avevo imparata a memoria e   la facevo rientrare in quasi  tutti i temi dei compiti in classe ai tempi del liceo ( fine anni 60 e inizio anni 70)  Allora si  esplorava il cosmo, erano gli anni in cui si godeva della ripresa economica,  per cui  gli argomenti dei temi riguardavano il progresso, e le parole: crisi, guerre, intrighi politici c'erano ma non al centro dell'attenzione come lo sono ora.  Non ero molto brava nei temi, prendevo sempre 5-- che con 6++ dell'orale e qualche aiutino arrivavo ad una stiracchiata sufficienza sulla pagella . Meglio me la cavavo nelle versioni di latino e in inglese e ancor di più nelle materie scientifiche, forse perché ero pazzamente innamorata del giovane professore di matematica ....che poi è diventato mio marito.      
Ripassando i poemi,  ricordando il passato...... e tra un po' di ferri avanti e un po' di ferri indietro sono arrivata alla fine. Ho nascosto le  diverse, tante codine e questa operazione, questa volta , non mi è sembrata  neanche molto noiosa . Anche i bordi laterali che temevo venissero  male per i diversi cambi di colore, mi sono piaciuti come sono venuti.  
   All'inizio del lavoro facevo il cambio di colore senza una regola e non mi piaceva ...poi mi sono vista qualche video  nel web, ho disfatto,  iniziato di nuovo facendo sempre allo steso modo, come avevo imparato. In questo lavoro ho imparato : la tecnica dei ferri accorciati (per fare la parte a triangolo) e come fare il cambio di colore ....
E' colorato, morbido .... è piaciuto molto....e qualche giorno di freddo ancora farà per indossarlo!!!...A proposito del discorso che  Ulisse fece ai suoi compagni ... mio figlio,  di ritorno da un convegno, qualche domenica fa mi ha detto " sai mamma, il relatore ha aperto e iniziato il convegno citando la frase che tanto ti piaceva e che facevi rientrare  nei tuoi temi compiti in classe.!!!!   
 

martedì 10 febbraio 2015

....frappe, chiacchiere,...insomma carnevale

Martedì prossimo è carnevale!!! Sarà l'età , sarà che ogni cosa passa ....e  anche questa festa che prima era tanto vissuta, ora sembra sia dimenticata .... spenta  o almeno questi giorni stanno passando così,  senza neanche  accorgerci o ricordare che siamo nel periodo di carnevale
Per tradizione,  (come diceva la carissima Laura Najma, " la tradizione  l'animo della casa"), ho fatto due uova di frappe, così noi  chiamiamo questo dolce fritto di carnevale. Non so se esiste   una ricetta vera e propria per le frappe o chiacchiere o.... perlomeno io non ne ho. Per queste ho messo:
2 uova,
1 limone (la buccia grattugiata e il succo spremuto)
1 bustina di vanillina
2 cucchiai abbondanti di zucchero
1 cucchiaino abbondante di lievito vanigliato per dolci
farina q.b.
    Avrei potuto comunque  sostituire il limone con l'arancio, aggiungere qualche bicchierino di sambuca o limoncello..... volendo avrei potuto aggiungere anche  un po' di burro .....ognuno, insomma le fa come è abituato o  ricorda che le faceva la sua  nonna....o la sua  mamma.
L'ho tirata con la mia vecchia macchinetta Imperia, sempre attaccata ad un angolo della spianatoia, nella mia "seconda cucina"
tagliata a striscioline con l'apposita rotella
e fritta  in abbondante olio di oliva. Generalmente si usa l'olio di semi, ma avendo un'abbondante scorta di olio di oliva di nostra produzione , ho preferito usare questo. L'operazione  di friggitura  l'ho fatta nella "seconda cucina". Nelle case di campagna non mancano spazi, ed ognuno si crea una seconda zona  cucina da usare per le cotture che lasciano forti odori. Ogni volta che la uso mi ricordo della collera di mia figlia che  ancora non mi perdona di aver utilizzato per rivestire questo ambiente le azulejos che lei aveva scelto, comperato e riportato dal Portogallo (Lisbona ) ai tempi del suo grande e particolare amore... Lei credeva che io, invece  le volessi utilizzare per la cucina dove viviamo sempre.... ma ogni cosa, tutto passa... 
Con la stessa pasta ho fatto delle striscioline più sottili che ho ritagliato a piccoli quadratini per fare gli struffoli  che, dopo averli  fritti, ho ripassato  in padella con un   miele profumatissimo e delicatissimo: il miele di sulla  e poi ho adagiato sulle  foglie di limone o di arancio fresche. Così, tra il miele caramellato  bollente e le essenze delle foglie, si espande un profumo particolare, un profumo di carnevale   
Quante volte li ho fatti per i  miei figli durante il periodo della  scuola materna e delle elementari per  portare  a scuola  per festeggiare il carnevale !!!!
Accompagnati da  tantissime spremute per un pieno di vitamina C in questo periodo di freddo e soprattutto  ora che le buonissime arance degli orti di Fondi sono al colmo della loro maturazione
Le spremute vanno bevute a temperatura ambiente o appena intiepidite, per non alterare la vitamina, così ripeteva sempre mia nonna!!!
Godendo dell'inverno ...ma aspettando la primavera !!!
Poiché avevo tanto olio  per friggere, ne ho approfittato per fare anche 2 uova di zeppole di carnevale con la ricotta e l'uvetta
  Anche le tagliatelle e le salsicce facevano parte dei carnevali passati quando grandi e piccoli si mascheravano a caso   e si andava a far serata in casa di amici e non.. Io questa sera avrei voluto andare a Roma dai miei figli ....ma....!!!
Intanto nel giardino la mimosa è pronta per fiorire.... e fare compagnia al pesco giapponese
e negli angoli più luminosi dentro casa
ci sono sempre i miei lavori che, come posso, porto avanti.....

domenica 1 febbraio 2015

Coroncine o ghirlandine o cerchietti....

Un po' di tempo fa, in parrocchia  in occasione dei battesimi, notai una bambina che portava tra i capelli una coroncina simile a queste: tra l'altro la bambina  era  figlia di un giovane papà al quale io avevo fatto  da madrina al suo battesimo. L'aveva realizzata  la sua giovane mamma e la bambina con quella coroncina era bellissima e dolcissima. Apprezzai subito!!!
Tornata a casa, non  persi tempo, subito misi in pratica quello  che avevo "fotografato" nella mente e in pochi minuti ne  realizzai  tre di colori diversi con il cotone e l'uncinetto N°3, con punti diversi e senza schemi ......e il  risultato  mi  sembrò carino!
 Domenica scorsa raduno conviviale  di famiglia al quale erano presenti  anche  eccezionali modelle, le gemelline, che  ancora dovevano ritirare la loro befana
Quanto sono belle queste riunioni di famiglia e quanto mi piaceva vedere le coroncine indossate! Una volta convinte a metterle, le tenevano volentieri e con disinvoltura e per tutto il giorno e
 alla domanda di chi gliele avesse fatte queste coroncine, rispondevano in coro: << zia Franca!!!>>
Mia nipote Stefania per hobby ha la passione di preparare dolci e per l'occasione ha preparato questi dolci- gioielli: un bignè-ciambella con crema alla mandorla,  decorato con caramello...e un semifreddo,
 uno zuccotto con cioccolato bianco. Bellissime, buonissime e bravissima !!!