martedì 26 gennaio 2016

Un pò del coloratissimo Zanzibar

Il nostro meraviglioso mondo!!! Mentre alcuni  blog che seguo mostrano incantevoli  paesaggi innevati e i telegiornali trasmettono immagini di una New York imbiancata dalla neve, da altre parti del mondo arrivano immagini di spiagge con sabbia bianchissima  e fina come farina  ma  così cocente che camminarci a piedi nudi può causare problemi  a chi non è  abituato ...Immagini paradisiache!!!
Non ho avuto mai modo di vivere, neanche per pochi giorni, in posti con la neve, con tanta neve e quando vedo questi paesaggi innevati, in particolare case isolate o piccoli paesi, ne resto affascinata e immagino il silenzio. Immancabilmente mi ritorna alla mente la scena di apertura del film "Piccole donne" , la loro casa immersa nella neve e  i sentimenti e l'armonia di quella casa  con le quattro bambine e la mamma. Mi riportano alla realtà  le parole che mi disse una signora che invece viveva in una città  dove nevicava  e che  di neve ne spalava tanta prima di uscire  di casa per recarsi al lavoro....  
Quando mia figlia mi disse che proprio  per il giorno di Natale lei sarebbe partita per Zanzibar, anzi era indecisa se andare a Zanzibar o in Tanzania e che per quest'ultima località sarebbe dovuta partire addirittura il giorno prima di Natale, il giorno della vigilia , tutto ciò  mi sembrava molto strano!!! Nella mia semplicità pensavo che per quei giorni così, di festa, di tradizioni...  tutto fosse fermo e tutti fossero già  a casa in famiglia... Invece!!! .... Però ripensandoci...alcuni Natale fa andammo,  tutta la famiglia, proprio per Natale, ad Amsterdam...E nevicava !!!....
 Quando mia figlia  viaggia, come capita alla maggior  parte dei giovani,  ha molto spirito di adattamento ...anzi deve essere tutto low cost,  dal volo alla permanenza .. quasi...quasi un fai da te...Mi ha descritto una Zanzibar un po' primitiva con mercati caratteristici e le persone, i bambini vestiti a caso, coloratissimi, resort senza  neanche l'acqua corrente ... e nel villaggio dove stava non c'era un medico e neanche una farmacia !!!! Io, invece, immaginavo una Zanzibar prettamente turistica con tutti i confort di questo mondo ....
 
Potrei parlare a lungo delle alte e basse maree che facevano ritrarre e allungare il mare anche per un km, delle escursioni in mare con barche a vela ...dei fondali marini coloratissimi, delle spezie ....della semplicità, della naturalezza e della povertà ... di quell'angolo di mondo, così naturale, semplice e povero,  tanto  che mia figlia mi diceva di controllare bene il suo  bagaglio al ritorno,  perché mentre  chiudeva la valigia un geco o qualcosa di simile era venuto fuori tra le sue cose....E già al ritorno il bagaglio arriva a casa ed è la mamma che poi provvede... però sempre contiene anche  qualche bel e caratteristico souvenir per la mamma .... 
Penso che i viaggi arricchiscano più di un gioiello, con le immagini e le culture dei popoli e queste mai nessuno le potrà rubare ....

lunedì 18 gennaio 2016

Il mio 3° Independence Day... edizione invernale

Con questo post  partecipo all'iniziativa di Francesca  ...Independence Day Winter Edition
Per colazione, quando la domenica tutta la famiglia è riunita, ho preparato  una crostata di mele con pasta frolla, la solita: 200g di farina, 2 tuorli di uovo, 100g di zucchero e 100g di burro a temperatura ambiente, la buccia di un limone grattugiata, un pizzico di sale ...tutto  impastato velocemente...   guarnita con le mele a fettine ...e la crema pasticciera  fatta con 1/2 litro di latte, quello intero delle mucche della mia vicina, 2 rossi di uovo freschi  delle nostre galline, 2cucchiai rasi di farina e due di zucchero, sbattuta per bene  e poi portata a bollore rimestando continuamente con una forchetta, con un bel pezzo di buccia di limone delle nostre piante infilzato tra i rebbi, rimestando di continuo...anche  perché guai.... se si attacca al fondo della pentola .. poi  sa di bruciato.. diceva la nonna.... E spremute di arancia per tutti!
Dal mio campo di broccoli, accessibile ora dopo la pioggia  solo con gli stivali, ne  ho raccolto un cesto  e con il pane, bene primario,
nasce un  tradizionale piatto del nostro mondo contadino: la "rempeselita  di  broccoli "  Si fanno leggermente bollire e appassire i broccoli, si toglie l'acqua in eccesso e si rimettono sul fuoco con abbondante olio, quello nostro di oliva; si aggiunge sale grosso q.b. peperoncino, aglio e,  prima di terminare la cottura, si poggiano sopra delle fette di pane che si impregnano di olio e si insaporiscono di broccoli ....e infine si rovescia tutto su un piatto di portata e di questo ne ho parlato qui. A tavola accompagnava questo  semplice piatto una grigliata di fegatini di maiale.  Non me ne vogliano gli animalisti, ma da noi ancora molte famiglie allevano e  ammazzano il maiale e la casa si riempie di tante bontà  e niente viene buttato: la saporita coppa, lo strutto, le cotiche per la zuppa di fagioli, le salsicce, le lonze, la pancetta tesa e arrotolata, i prosciutti....Infine con il grasso dal quale proprio  non si può ricavare più niente facciamo il sapone     
E' mia sorella che nella nostra famiglia ha ereditato la sapienza dell'arte del cucinare della nonna, la quale ai suoi tempi non mancava mai tra le cuoche dei pranzi dei sposalizi che si facevano in casa ...Però sembra, così dicono nipoti e amici, che la sua arte di preparare i fegatini l'abbia  ereditata solo io ..e così tutti gli anni con il fegato preparo queste prelibatezze ....Così  come le preparava mia nonna...
Lo taglio a piccole fettine e lo insaporisco con sale fino, peperoncino, aglio e foglie di  alloro tutto sminuzzato
li avvolgo uno per uno alla "grata " (così chiamiamo noi questo reticolato grasso del maiale) ...e 
 sono pronti per essere messi sulla graticola e lasciati  cuocere lentamente sulle brace ..tenendoli un po' sollevati aiutandosi con qualche appoggio  
 Sono delle piccole prelibatezze !!! Preferisco le verdure alla carne..... Non compro mai carne dal macellaio e ancor meno  nei supermercati;  mangio solo quella degli animali allevati da noi o dai miei vicini...
 Arance a volontà: a colazione,  a merenda.... e .....E sui ripiani ancora qualcosa del Natale
non proprio a km zero ma molto di qualità ...per queste aspettiamo di starci proprio tutti anche chi ce l'ha regalate portandole dalla  sua citta.  Spesso, con piacere, ci onora della sua presenza la domenica a pranzo ed è.... gioiosa domenica .... 

 

 

mercoledì 6 gennaio 2016

Pasqua Epifania ...tutte le feste porta via!!!


L'altra sera, tornando dalla città, per strada, nelle nostre strade di campagna  ho incontrato la befana !!!!
Poi.... è  passata anche a casa mia, anche se siamo tutti adulti c'è sempre qualche bambino da  fare felice !!!
 Certo che i bambini di adesso sono proprio fortunati ...A Natale passa Babbo Natale e poi la notte del 5 gennaio  passa anche  la befana! Per me, da piccola,  passava solo la befana, perché Babbo Natale ancora non era nato, anzi non era arrivato qui da noi. Quanti ricordi !!! Il più bello è la complicità che si creava con mio fratello coetaneo Marco: facevamo finta  di  non sentire le sgridate della nonna che ci diceva di andare a letto a dormire e cercavamo  di resistere al sonno il più possibile  perché ci sarebbe tanto piaciuto vedere e conoscere la befana ...Mi rivedo con quei nostri pigiamini di flanella a fiorellini  e a righe cuciti dalla zia, seduti sui  gradini della scala, proprio  lì dove i gradini giravano, un po' nascosti, ma da dove potevamo tenere sotto controllo  le nostre calze appese al camino nella grande cucina del vecchio podere, attaccati alla ringhiera di ferro del corrimano ...ma niente...alla fine...  vinceva sempre il sonno ...... e poi la mattina contenti di trovare quella calza ripiena con una mela, un mandarino, un arancio, delle noci, qualche  caramella, qualche cioccolatino, le ciambelle al vino e quelle al latte....proprio  le stesse che erano nella dispensa, quelle che erano state fatte per Natale....ma sembravano più buone perché le aveva potate la befana !!! Comunque  infilato proprio in fondo....in fondo alla calza.....c'era sempre qualche giocattolo, un bambolotto per me e un trattore per Marco (difficili pure da infilare nella calza) e.... in abbondanza cenere e carbone ....  queste  purtroppo non mancavano mai !!! Perché allora i bambini si punivano, perché sempre avevano fatto qualcosa che non dovevano fare !!! Mio marito,  con un po' di anni più di me,  mi racconta  che a lui la befana  a volte le arance gliele portava  pure sbucciate!  E sì,  perché a casa sua il giorno prima avevano fatto le salsicce perché avevano ammazzato il maiale che avevano allevato e le bucce dell'arance erano servite per aromatizzare la carne che serviva appunto  per fare le salsicce! Ora solo in alcune famiglie si ammazza il maiale  ma in quegli anni, proprio agli inizi degli  anni 50, lo  si faceva in tutte le case per procurare la grascia - si diceva -  per la casa, perché in città non ci si andava come ora.  Non si faceva perdere niente, e siccome non c'erano neanche frigoriferi si conservava tutto con il sale, si metteva tutto sotto sale.  Un altro ricordo è l'incredulità ostinata di noi più piccoli  quando i più grandi, maliziosi, volevano rompere l'incantesimo  e ci volevano far capire che la befana non esisteva e che era la nonna, con quel modo di fare un po' misterioso ...Uhh che confusione ...che  rotuperio!!!(dicevamo noi). Bella questa tradizione della befana, tradizione che ho cercato di mantenere anche per i miei figli, pure quando la figura di Babbo Natale oramai si era  diffusa e consolidata  ...  Anche loro  le lettere le scrivevano alla befana, e in quella notte magica,  quando nel presepe sul ripiano della credenza arrivavano  i Re Magi, Melchiorre , Gasparre e Baldassarre partiti da lontano e  guidati dalla stella cometa  poggiata sulla capanna per offrire  i loro scrigni pieni di  oro incenso e mirra  a Gesù bambino, con loro passava e arrivava  anche la  befana, beveva anche il latte caldo che le  avevano lasciato accanto al camino perché  arrivava stanca e infreddolita...e  anche  per loro  se non andavano a letto presto la befana non passava perché se li vedeva svegli ...passava oltre ...La befana poi, anche se di fretta, lasciava scritto messaggi di raccomandazioni, ringraziava per il latte caldo e a volte rammendava anche le calza se erano bucate e se i buchi erano grandi... e portava dolcetti e i giocattoli, più o meno quelli richiesti  ...ma un po' di cenere e di  carbone, quelli veri perché  lei li  preferiva  a quelli finti di zucchero che vendevano nei supermercati, li metteva lo stesso ...era sempre una cosa fatta bene ...era tradizione !!!
Chissà se i bambini credono ancora alla befana !!?? Io spero di si ...perché è un bellissimo gioco sia per i grandi che per i piccoli !!!